Un'idea innovativa


Dall’intuizione di Seby Costanzo, imprenditore e creativo catanese, viene acquisito nel 2007 il complesso immobiliare di Via Indaco – Via Raffineria, destinato all’inizio del XX secolo alla lavorazione di arance, legnami, articoli sanitari, tipografia. Attraverso interventi di lifting volti al recupero funzionale della struttura e all’applicazione di tecniche di risparmio energetico, nasce il SAL, un borgo creativo, un centro multifunzionale trasversale con un’atmosfera industriale ma l’animo mediterraneo.
Il progetto iniziale era rivolto alla trasformazione della struttura in spazi abitativi di concezione minimale e moderna nello stesso tempo, assimilabili ai loft. Un progetto innovativo che scontrandosi con i lunghi tempi della burocrazia è stato accantonato.

Ciò nonostante questo arresto non ha spento la verve creativa e la volontà di rigenerare un sito di architettura industriale, povera ma concreta.
Nel 2010 aprono i primi capannoni della struttura, utilizzati per esposizioni di design e moda. Molteplici sono le installazioni artistiche e le sfilate ospitate: tra tutte memorabile la celebrazione dei 30 anni di attività di Gigi Tropea con i ristori di Marcello Santocchini, un evento poliedrico accompagnato dai disegni colorati di Takashi Murakami e dagli effetti di acqua e fuoco.
Il cortile interno del borgo creativo si trasforma in corte, una piazza attorno a cui creare comunità. Nasce così Il Sal – acronimo di Stato Avanzamento Lavori - tra edifici abbandonati e dismessi, nel cuore della vecchia zona industriale di Catania, un vero e proprio tesoro di archeologia moderna, raggiante ed entusiasta.